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  • Immagine del redattoreDr Anna Carlotta Grassi

Le funzioni cognitive e la valutazione neuropsicologica

Aggiornamento: 6 apr 2018

Se avete letto le altre sezioni del sito, vi sarete già imbattuti nei termini del titolo e probabilmente sarete curiosi di saperne di più, dal momento che non sono certo tra le prime cose che vengono in mente quando si parla i psicologia.

In questo articolo voglio spiegare cosa sono le funzioni cognitive e perché è utile indagarle; inoltre descriverò in cosa consiste una valutazione neuropsicologica e le modalità per eseguirla.


Le funzioni cognitive

Con questo termine si intendono quelle facoltà, quei processi della mente che ci consentono di recepire, ricordare, manipolare delle informazioni relative al mondo esterno o interno ed agire i base ad esse.

Le funzioni cognitive, in concerto con i sensi ed il movimento, ci consentono di esperirci nel mondo e di interagirvi. In particolare, le principali sono:

  1. Linguaggio: non è solamente la capacità di esprimersi verbalmente, ma un insieme di abilità che includono la comprensione e la produzione, sia a livello orale che scritto;

  2. Memoria: consente di immagazzinare e recuperare al bisogno le informazioni; si divide tradizionalmente in memoria a breve termine (gruppi di poche informazioni che vengono mantenute in memoria per poco tempo prima di essere dimenticate, a meno che non vengano messe in atto strategie per consolidarle), a lungo termine (i ricordi personali, le informazioni sul mondo e le procedure automatizzate) e la cosiddetta "memoria di lavoro", ossia quella che ci consente di mantenere attiva un'informazione sulla quale stiamo lavorando (ad esempio, ricordare un numero di telefono mentre lo stiamo digitando)

  3. Attenzione: funge da filtro per le informazioni in entrata nel cervello. Ne fanno parte l'attenzione sostenuta (la vigilanza, consente di restare concentrati su uno stimolo per un periodo limitato di tempo perché è estremamente "costosa" in termini di risorse attentive), quella selettiva (permette di focalizzarsi su di un solo stimolo e di escludere gli altri presenti nell'ambiente) e quella divisa (consente di concentrarsi su due compiti in contemporanea, ad esempio guidare e ascoltare la radio).

  4. Abilità prassico-motorie: cioè la capacità di muoversi e di compiere azioni.

  5. Funzioni esecutive: coordinano le altre funzioni nel raggiungere uno scopo, per questo sono definite di ordine superiore. Alcuni esempi di funzioni esecutive sono la pianificazione (ovvero lo stabilire una sequenza di fasi ordinata per ottenere lo scopo), la presa di decisione, la flessibilità cognitiva (ovvero la capacità di "cambiare idea", adattandosi alle richieste dell'ambiente in modo ottimale) e la regolazione delle emozioni e del comportamento.

Tutto ha origine però dalla percezione, ovvero il presentarsi ai nostri sensi di uno stimolo appartenente al mondo esterno, e dal riconoscimento, che è il ricondurre il suddetto stimolo ad una delle nostre categorie mentali, cioè una specie di "vocabolario mentale".


Le funzioni cognitive sono soggette ad alterazioni nel corso della vita, sia naturali (ad. esempio la minore efficienza nell'immagazzinamento delle informazioni in età anziana) sia traumatiche e patologiche (si pensi ai danni prodotti dai traumi cranici e dalle patologie neurologiche e neurodegenerative). Indagare lo stato delle funzioni cognitive con una valutazione neuropsicologica quindi è utile per fare una corretta diagnosi, per individuare le abilità preservate e quelle danneggiate e per eventualmente intervenire con un percorso di riabilitazione neuropsicologica.


La valutazione neuropsicologica


Ora che abbiamo compreso cosa siano le funzioni cognitive, è diventato molto più semplice capire in cosa consista esattamente una valutazione neuropsicologica.

Si tratta di un esame che spesso sorprende i pazienti, in quanto totalmente diverso sia da un colloquio psicologico, sia dagli esami di tipo medico. Alla persona viene somministrata una batteria di test, generalmente carta e matita (in alcuni casi possono prevedere un supporto informatico o di altri materiali), ciascuno dei quali è pensato per indagare una specifica funzione o un particolare aspetto di una funzione. I test sono frutto di anni di ricerca e fondati sulla letteratura della comunità scientifica, tarati sulla popolazione italiana ed il punteggio finale è ottenuto tenendo conto di età, genere e livello di istruzione del soggetto.

Una valutazione completa dura circa 2 ore ed è fortemente consigliabile farla in una sola seduta, al fine di rispecchiare più fedelmente lo stato cognitivo del momento. Ad eseguirla può essere un neuropsicologo o uno psicologo con formazione in neuropsicologia, consapevole di come far dare il meglio di sé alla persona, rispettandone i tempi e le esigenze.


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cervello, funzioni cognitive, valutazione neuropsicologica
Sezione sagittale del cervello.

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